Agrigento

Migranti, ieri due cadaveri recuperati, oggi un disperso

Non si ferma il flusso migratorio dal Nord Africa alle coste italiane di Lampedusa

di Sergio Randazzo -

Ormai è una tragedia dopo l’altra. Solo nella giornata di ieri sono stati due i cadaveri recuperati in mare. Il primo di una donna, l’altro ieri sera di un uomo in avanzato stato di decomposizione. E la notte appena trascorsa è stata terribile per altri migranti in mare. Un barchino è affondato in acque Sar maltesi, a circa 42 miglia da Lampedusa. 37, fra cui 7 donne, i migranti salvati dalla nave ong Nadir e da tre pescherecci e poi trasbordati sulla motovedetta della Guardia costiera, delle autorità maltesi neanche l’ombra. All’appello mancherebbe un uomo, originario di Burkina Faso, fratello di uno dei superstiti che è giunto, assieme agli altri 36, a Lampedusa. L’uomo, ritenuto disperso, probabilmente è annegato dopo che la carretta si è ribaltata. I superstiti – originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Sudan e Isole Comore – hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle ore 23 di giovedì e di aver pagato 2 mila dinari tunisini. Ieri sera se ne contavano 380 di migranti sbarcati. Intanto le condizioni meteomarine dicono di un fine settimana di bel tempo. Non è escluso che sarà un week end di intenso lavoro per i soccorsi in mare. I trafficanti di esseri umani cambiano spesso le modalità di imbarco dei migranti per non farsi intercettare e per permettere alle imbarcazioni della Guardia Costiera Italia e della Giardia di Finanza di soccorrere e salvare le persone a bordo dei barchini lasciati alla deriva. Anche quando attraversano le acque maltesi. Le autorità dell’Isola dei Cavalieri si girano dall’altra parte.

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