Messina

Messina, tavolo tecnico tra il Policlinico e la GdF

Si è insediato al policlinico universitario di Messina il tavolo tecnico congiunto tra l’Azienda Ospedaliera Gaetano Martino e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Prevenzione, corruzione, trasparenza e lotta all’illegalità l’obiettivo da perseguire.

di tcf -

Al Policlinico di Messina si è insediato il tavolo tecnico congiunto tra l’azienda

ospedaliera Gaetano Martino e il Comando Provinciale della Guardia di

Finanza per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità. Un passaggio già

previsto nell’ambito del protocollo d’intesa, siglato a Settembre, che prevede lo

scambio di informazioni ed analisi di contesto, utili ad individuare situazioni di

irregolarità nel settore degli appalti pubblici, nonché a contrastare possibili

illeciti nella pubblica amministrazione. L’attenzione del management del

policlinico è massima in alcuni ambiti, anche in relazione a benefici concessi ai

lavoratori, come i permessi 104 per i familiari a carico e l’attività svolta in

libera professione. L’obiettivo che l’Azienda si è posta, nel pieno rispetto dei

diritti inviolabili dei dipendenti, è quello di monitorare la correttezza delle

dichiarazioni rese, ottimizzando al tempo stesso le procedure aziendali laddove

vi fossero ulteriori accorgimenti da adottare per rendere i processi più snelli e

trasparenti. Così come previsto dal protocollo, l’Azienda Ospedaliera

Universitaria è impegnata a segnalare al Comando Provinciale della Guardia di

Finanza dati, notizie ed informazioni qualificate da elementi che possono essere

sintomatici di comportamenti fraudolenti o comunque situazioni di irregolarità

sotto il profilo economico finanziario, meritevoli di approfondimento. La

Guardia di Finanza, quale unica forza di Polizia ad ordinamento militare con

competenza generale in materia di sicurezza economico finanziaria, potrà

approfondire le segnalazioni ed elaborare i dati e le notizie forniti dall’Azienda

Ospedaliera Universitaria, esercitando gli specialistici compiti di prevenzione,

ricerca e repressione delle violazioni in materia di spesa pubblica. Il Corpo,

infatti, affianca le Amministrazioni centrali e gli Enti locali nell’adozione di

una strategia antifrode finalizzata a contrastare gli illeciti e gli sprechi,

rafforzando le attività di controllo amministrativo e partecipando alla “Rete dei

referenti antifrode”.