Agrigento

Lorena Quaranta, confermato ergastolo per l’ex fidanzato

È stato confermato l'ergastolo inflitto nel primo processo all'infermiere Antonio De Pace, il giovane del vibonese che il 21 marzo 2020 a Furci Siculo ha ucciso la sua fidanzata, Lorena Quaranta che stava per laurearsi in medicina

di Sergio Randazzo -

È stato confermato l’ergastolo inflitto nel primo processo ad Antonio De Pace, l’infermiere che il 21 marzo 2020 a Furci Siculo (Messina) ha ucciso la fidanzata Lorena Quaranta, studentessa di medicina prossima alla laurea. La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria ha ribadito la sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Messina, già annullata con rinvio lo scorso luglio dalla Cassazione “limitatamente al diniego delle circostanze attenuanti generiche”. La Cassazione aveva indicato che i giudici di secondo grado non avevano considerato lo “stress” derivante dal Covid che, secondo la difesa, avrebbe influito sull’omicida. Questa tesi era stata accolta dalla Procura generale di Reggio Calabria: il sostituto procuratore Domenico Galletta aveva richiesto una riduzione della pena a 24 anni di carcere. La Corte d’Assise d’Appello, presieduta da Angelina Bandiera, non ha però riconosciuto le attenuanti, confermando l’ergastolo. Antonio De Pace, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano, Bruno Ganino e Marta Staiano, ha visto respinta l’argomentazione secondo cui il delitto non sarebbe stato “di genere”, ma frutto di uno stato di angoscia culminato anche in due tentativi di suicidio. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni. Solo allora si potrà valutare la possibilità di un ulteriore ricorso in Cassazione.