Attualità
L’olio della Sicilia ad Assisi per San Francesco
1000 litri di olio siciliano per tenere accesa la lampada votiva del Patrono d’Italia
“Presidente, pensi ai poveri e ai più deboli’. In punto di morte, Fratel Biagio Conte affidò questo testamento al Presidente della Regione siciliana Renato Schifani. E’ stato lo stesso governatore a ricordarlo in occasione della conferenza stampa dedicata al gemellaggio tra la Sicilia ed Assisi. Quest’anno sarà infatti la Sicilia ad offrire l’olio d’oliva per alimentare la lampada votiva che arde giorno e notte ad Assisi, sulla tomba di San Francesco, patrono d’Italia.
L’evento si terrà ad Assisi il 3 e il 4 ottobre. Alla conferenza a Palazzo d’Orleans hanno partecipato, tra gli altri, Monsignor Antonio Raspanti della Conferenza Episcopale siciliana, il sindaco di Palermo Lagalla la prima cittadina di Assisi, Stefania Proietti e i custodi della Basilica e del Convento di San Francesco d’Assisi.
Le Chiese dell’Isola doneranno mille litri di olio (60 per ogni diocesi) per alimentare la lampada di Assisi; la quantità eccedente rimarrà a disposizione delle Caritas diocesane. Il dono che la Presidenza della Regione Siciliana ha deciso di offrire per l’occasione è la salvaguardia di due importanti opere d’arte di Assisi: 20 mila euro vengono destinati al restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, nella Basilica di San Francesco, e di un altro olio su tela raffigurante “La Madonna sui luoghi della Passione”, del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti. La Presidenza della Regione sta finanziando anche le 25 lampade in ceramica che stanno attraversando parrocchie e comunità delle diocesi dell’Isola, la stampa di 300 mila immaginette con l’effige di San Francesco e di 4 mila libretti delle celebrazioni del 3 e del 4 ottobre, circa 3 mila kit del pellegrino per tutti coloro che dalla Sicilia raggiungeranno Assisi in quei giorni. Tre di queste lampade, al termine della conferenza stampa, sono state donate dal vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri, in rappresentanza della Cesi, ai tre ospiti provenienti da Assisi.
La manifestazione “Custodi di bellezza accendiamo la speranza” coinvolgerà l’intera Isola ad Assisi, a ventuno anni di distanza dall’ultima partecipazione, nel 2003. Un programma ricchissimo di appuntamenti. Nel pomeriggio del 3 ottobre, previsti alle 16,30 il saluto del sindaco di Assisi e del presidente della Regione Umbria alla delegazione della Regione Siciliana e alle 18 la celebrazione dei primi vespri nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Il 4 ottobre, festa del Patrono d’Italia, incontro tra le autorità al Palazzo municipale di Assisi alle 8,30, poi una processione fino alla Basilica di San Francesco, chiesa superiore, dove il presidente della Cesi, alle 10, presiederà la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza di tutte le autorità e dei pellegrini, e dove il sindaco della città capoluogo della Regione invitata, quindi Palermo, accenderà la lampada votiva dei Comuni d’Italia. Alle 11,30, dalla Loggia del Sacro convento, nella piazza inferiore, il saluto del Ministro generale dell’ordine dei Frati minori conventuali, il messaggio del presidente della Regione Siciliana, il messaggio di un membro del governo italiano e di altre autorità.
«L’offerta dell’olio è un gesto simbolico che va oltre il dono materiale – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – rappresentando la devozione, l’impegno e la volontà di mantenere vivi i valori di pace, fraternità e solidarietà. La Sicilia ha un profondo legame storico e spirituale con San Francesco, la cui vita dedicata ai più deboli ci ricorda l’importanza di vivere in armonia con gli altri e la natura, proprio come ha fatto un grande nostro conterraneo guidato da questo spirito francescano, fratel Biagio Conte, fondatore della Missione di Speranza e Carità, scomparso l’anno scorso. L’essenza francescana è radicata nelle nostre tradizioni, note per ospitalità e generosità. L’olio, prodotto della terra siciliana, simboleggia pace e prosperità, frutto del lavoro appassionato della sua gente. Essere presenti alla cerimonia ad Assisi a ottobre è un invito alla collaborazione per un futuro migliore, ispirato dai principi di giustizia, amore e solidarietà che San Francesco ci ha insegnato. Un evento che per la nostra Isola rappresenta anche una “vetrina” nazionale nel segno della pace e della convivenza tra i popoli. Per lasciare un segno indelebile, abbiamo già finanziato il restauro dei due dipinti, dimostrando così il nostro impegno nella tutela del patrimonio artistico e nella promozione dei valori universali di rispetto e collaborazione».