Palermo

Liste d’attesa gonfiate anche con i morti

Per favorire amici, parenti e colleghi, un gruppo di impiegati del Policlinico di Palermo avrebbe gonfiato le liste d'attesa inserendo persino persone morte, come una donna deceduta nel 1999

di Sergio Randazzo -

Un gruppo di impiegati del Policlinico di Palermo è finito sotto inchiesta per presunti abusi nella gestione delle liste d’attesa del servizio di prenotazione CUP. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura, gli operatori avrebbero alterato le liste per favorire amici, parenti e colleghi, inserendo persino nomi di persone decedute, tra cui una donna morta nel 1999.

I casi accertati di accessi illeciti sarebbero 128, mentre sono otto gli impiegati che adesso rischiano il processo per aver manipolato le prenotazioni delle visite specialistiche. L’indagine, riportata dal Giornale di Sicilia, ha svelato un sistema che avrebbe penalizzato numerosi pazienti in attesa di cure.

Oltre agli impiegati, nell’inchiesta emergerebbe anche il coinvolgimento di alcuni medici compiacenti, che avrebbero favorito l’accesso privilegiato ai “raccomandati”. Questo avrebbe contribuito ad allungare ulteriormente i tempi di attesa per molti cittadini, costretti a subire disagi per ottenere visite e trattamenti sanitari.