Catania

L’ex compagno la minaccia: “Tu sei già morta”

di Sergio Randazzo -

Nel contesto delle indagini su un individuo di 43 anni, già noto alle autorità di Catania, accusato di “maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenza sessuale aggravata”, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale etneo ha autorizzato la custodia cautelare in carcere, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Catania Librino.

I fatti alla base di questa restrizione, in uno stadio del procedimento ancora privo di contraddittorio con l’indagato, hanno evidenziato comportamenti violenti e vessatori del soggetto nei confronti della sua ex convivente di 36 anni, protratti per diversi mesi. L’uomo, dipendente da sostanze stupefacenti, avrebbe destinato ogni risorsa economica all’acquisto di droga, trascurando le necessità del suo nucleo familiare, composto da 4 figli di età compresa tra i 7 e i 19 anni. In molte occasioni, si sarebbe imposto in modo autoritario e violento verso l’ex compagna.

La denuncia della donna, datata 23 dicembre, riferisce che il convivente avrebbe proibito l’uso di applicazioni di messaggistica e la partecipazione ai social media. Inoltre, l’avrebbe costantemente accusata di non essere una buona madre e presunte infedeltà. La sua gelosia morbosa ha portato a divieti di uscire anche con la sorella, single e quindi potenzialmente soggetta a attenzioni da parte di uomini.

Il passato dell’indagato ha evidenziato minacce di morte e, in un caso particolare, un episodio in cui, in auto con la vittima, avrebbe minacciato di darle fuoco con una bottiglia di benzina, tentando di scagliarla fuori dall’auto in corsa. Le violente manifestazioni culminarono in un’aggressione fisica e un coercitivo rapporto sessuale, causando alla donna contusioni che richiesero cure mediche e una prognosi di 6 giorni.

La vittima, stremata da tale violenza, ha deciso di interrompere la relazione e si è rivolta ai Carabinieri di Librino, consegnando loro una registrazione delle minacce dell’ex compagno. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura Distrettuale della Repubblica ha emesso il provvedimento cautelare, e il 43enne è stato associato alla Casa Circondariale di Piazza Lanza a Catania.