Cronaca

Le strade a pezzi, non si può morire per una buca

Indagini sull’incidente che ha causato la morte di Samuel Fuschi a Palermo. Il giallo della buca killer

di pietro minardi per sicilia on demand -

Alla fine ci è scappato il morto. Samuele Fuschi è l’ennesima vittima sulle strade di Palermo. Aveva 38 anni. Lascia la moglie e quattro figli, di cui uno appena nato. Una tragedia immane. Il suo corpo esanime giaceva a pochi metri da un enorme cratere di circa un metro che si è aperto sulla sede stradale.

L’ennesimo avvallamento, cedimento o buca che dir si voglia. Palermo ne è invasa, da anni. Si può tranquillamente dire che è l’emergenza iù grande in città. Dal Comune prima sono arrivati i primi interventi tampone. Da qualche giorno si è iniziato a lavorare in maniera più organica su alcuni assi stradali.

Ma tutto ciò non basta a bilanciare decenni di nulla, di inerzia delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute almeno negli ultimi vent’anni. Lo ha ammesso perfino il sindaco, in una nota in cui esprimeva la propria solidarietà alla famiglia di Samuele Fuschi. Oggi però alla moglie e ai quattro figli non rimane che il dolore.

Da ricostruire con certezza la dinamica. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Lagalla, il cedimento sarebbe avvenuto contemporaneamente o pochi attimi prima del fatale impatto. Di diverso avviso il comandante della polizia municipale Angelo Colucciello, il quale sostiene che la buca si sia aperta soltanto dopo il mortale impatto.

Ma al di là di come è andata, rimane la tragedia. La rabbia e il dolore della famiglia, di una comunità che piange l’ennesima vittima di un incidente stradale.