Cronaca

Le scuse alla ragazza

Parziali ammissioni di tre degli accusati di stupro di gruppo

di Emiliano Di Rosa -

Tutti e tre gli indagati che in queste ore sono comparsi davanti al GIP hanno scelto di rispondere alle domande del magistrato. Da un lato ammettono la violenza, dall’altro provano a difendersi sostenendo che era la diciannovenne a volere un rapporto sessuale di gruppo tanto da aver guidato lei i sette nel cantiere del Foro Italico. I tre hanno ammesso di “avere bevuto” mentre, così trapela da indiscrezioni, pare stiano cercando di scaricare le maggiori responsabilità uno all’altro. Nel frattempo sui social accade di tutto. In particolare in queste ultime ore su TikTok è stato aperto un profilo con nome di uno degli arrestati, nel quale sono stati pubblicati sei video. In uno ad esempio sta scritto “Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata, ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici” … ma è l’emoticon (la cosiddetta “faccina”) alla fine che davvero fa vomitare e scusate il verbo. La faccina che ride a crepapelle fa davvero schifo. Ed è indicativo della semplificazione e deformazione del linguaggio moderno del web, è esemplare di come spazzatura, fake, trappole e infamità ad opera di sciacalli trovino spazio su piattaforme nate magari solo con l’intento di promuovere amicizia e scambi di contenuti. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, dice: “Nelle scuole dobbiamo combattere la violenza e diffondere la cultura del rispetto” e annuncia incontri in classe con le vittime e campagne mirate.