Attualità

Le Madri costituenti, ricordarle attraverso una mostra

Alle 21 Madri Costituenti è dedicata una mostra itinerante che attualmente è allestita al Museo della Cattedrale di Ragusa. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi; torniamo a farlo mettendo in luce il ruolo di qualcuna in particolare. Anche loro furono fondamentali nella redazione della nostra Costituzione e nel rendere possibile la partecipazione delle donne alla vita politica, sociale ed economica del paese

di Chiara Scucces -

Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli, Maria Federici Agamben, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Nilde lotti, Teresa Mattei, Angelina Merlin, Angiola Minella Molinari, Rita Montagnana, Maria Nicotra Verzotto, Teresa Noce, Ottavia Penna Buscemi, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi e Vittoria Titomanlio.

Il 2 giugno del 1946 in Italia si votò per il referendum istituzionale tra Monarchia o Repubblica e per eleggere l’Assemblea costituente.

Con il suffragio universale e l’esercizio dell’elettorato passivo, le donne entrarono per la prima volta in Parlamento. Le elette furono 21 su un totale di 556 deputati, a giusto titolo definite le nostre “Madri Costituenti”.

Pur appartenendo a schieramenti politici diversi, fecero spesso fronte comune per l’affermazione dell’uguaglianza giuridica fra i sessi, per il superamento dei tanti ostacoli che rendevano difficile la partecipazione delle donne alla vita politica, sociale ed economica del paese.

A loro è dedicata una mostra itinerante attualmente allestita al Museo della Cattedrale di Ragusa, articolata in pannelli, ognuno dedicato ad ogni eletta nell’Assemblea Costituente. Fra gli organizzatori anche la Consulta femminile iblea; la sua presidente, Gianni Miceli, ci spiega chi, fra le 21 madri costituenti, per lei ha un ruolo e un significato particolare e perchè

E’ necessario tributare un doveroso e significativo omaggio a donne protagoniste della nostra Storia che meritano di essere ricordate, per il ruolo ricoperto e per lo straordinario esempio; sarà possibile visitare la mostra, che gode del patrocinio del Comune di Ragusa, della Consulta Femminile di Ragusa, della sezione iblea dell’ANPI, del Museo della Cattedrale e di Toponomastica Femminile fino al 15 giugno dalle 10 alle 13 dalle 16 alle 19.