Attualità
Lavoratori pendolari delle Isole Eolie in protesta
Nuova protesta dei lavoratori pendolari delle Isole Eolie costretti a pagare per intero il biglietto dei mezzi per raggiungere l’arcipelago
Sono tornati a far sentire la propria voce i lavoratori pendolari delle isole Eolie che ieri pomeriggio hanno nuovamente protestato al terminal aliscafi di Milazzo. Un corteo pacifico ma dal messaggio che non lascia scampo a differenti interpretazioni: “Vogliamo che ci restituiscano la dignità dei lavoratori”.
Circa 200 persone che dalla Città del Capo, così come da Barcellona, Capo d’Orlando e gli altri comuni del comprensorio peloritano, si recano almeno 4 volte al mese nell’arcipelago eoliano per prestare un servizio con costi importanti che vanno ad incidere sullo stipendio. Insegnanti, lavoratori delle forze dell’ordine, personale sanitario, operatori del 118 e quanti lavorano nelle isole devono infatti pagare per intero il biglietto dell’aliscafo perché la Regione, nonostante l’approvazione in Finanziaria, non ha ancora reso operative le agevolazioni.
Uno stop nell’iter che fa montare la rabbia dei lavoratori che arrivano a spendere anche 500 euro al mese per sostenere i costi. Una cifra importante, ma che lievita ulteriormente per quanti al ticket devono aggiungere il costo dell’autobus, del parcheggio e della macchina per spostarsi, ad esempio, nei luoghi di lavoro lontani dal centro abitato. La situazione rimane difficile, e i lavoratori pendolari attendono misure concrete che possano mitigare le spese da affrontare.