Palermo
La nuova giunta regionale
"Il rimpastino"
Lo chiamano un po’ tutti il “rimpastino” della giunta regionale perché non vi sono grandi sconvolgimenti politici e nella sostanza si sceglie il quieto vivere piuttosto che rivoluzionare la squadra di governo. Il presidente della Regione, Renato Schifani, prende atto delle dimissioni di Elena Pagana (il cui marito Ruggero Razza è da poco stato eletto parlamentare europeo) e all’assessorato al Territorio fa entrare l’agrigentina Giusi Savarino, premiata anche per il costante impegno sul territorio e nelle ultime campagne elettorali di Fratelli d’Italia. Dell’avvicendamento all’Economia tra il neo eurodeputato di Forza Italia, Marco Falcone, e l’avvocato Alessandro Dagnino (molto vicino a Schifani) abbiamo già detto mentre manca la formalizzazione dell’ultimo cambio ovvero il professore universitario catanese Salvatore Barbagallo all’assessorato regionale all’Agricoltura (ancora retto ad interim dal presidente). Barbagallo, è arcinoto, ha come principale sponsor proprio l’ex titolare dell’Agricoltura, Luca Sammartino, bloccato dai pubblici uffici ancora per molti mesi da una sentenza del Tribunale. Tutto qua. A meno di clamorosi colpi di scena Mimmo Turano della Lega mantiene Istruzione e Formazione resistendo alle pressioni della compagna di partito Annalisa Tardino, Giovanna Volo reggerà ancora l’importante e strategico assessorato alla Salute benchè qualche critica le sia stata mossa e infine l’acchiappavoti forzista Edy Tamajo (120mila preferenze alle ultime europee) si tiene, per ora, le Attività Produttive. Insomma “il rimpastino” è la parola perfetta per la nuova giunta regionale.