Attualità

La marcia delle idee, ricordare e riflettere

A Modica, la conclusione del progetto "Sport e Legalità" dell'istituto Raffaele Poidomani

di Chiara Scucces -

La marcia delle idee, ovvero il momento conclusivo di un progetto più ampio e articolato che ha coinvolto gli alunni dell’istituto comprensivo Raffaele Poidomani di Modica che, questa mattina, hanno marciato fino a Piazza Matteotti, in pieno centro storico a Modica, per ribadire il valore di legalità nel giorno in cui Giovanni Falcone, 31 anni fa, fu ucciso dalla mafia che lui aveva cercato di combattere. Una marcia allegra e gioiosa, ma anche un modo per trasmettere alle nuove generazioni valori per cui la legalità venga realizzata ogni giorno e non rimanga utopia e la consapevolezza che i semplici cittadini, lì dove non possono intervenire con interventi legislativi, possono arrivare con i propri comportamenti, con il rispetto delle regole e con la conoscenza dei valori etici e morali.  Ad accogliere i ragazzi, sul palco allestito in piazza, anche i vertici delle forze dell’ordine provinciale e il giudice che si è soffermato sull’importanza di ricordare chi, a costo della propria vita, ha lottato per affermare la verità e la legalità sulla menzogna e sul malaffare. Fra i tanti striscioni che gli studenti hanno preparato, uno campeggiava accanto al palco: “L’ONESTA’ E’ LA CHIAVE DELLA LIBERTA'”

A conclusione della mattinata, la professoressa Fatima Palazzolo ha drammatizzato un monologo di Felicia Impastato, madre di Peppino ucciso dalla mafia per essersi imposto, dalla sua radio, di dire sempre la verità e non avere paura del boss di Cinisi, Badalamenti