Attualità
Indotto di Eni Versalis, mezzi fermi e nessuna garanzia
Ci sono quasi 200 fra piccoli imprenditori e dipendenti del settore dell'autotrasporto che chiedono garanzie e tutele
Tre consorzi di autotrasportatori, 90 piccole e medie imprese, 200 lavoratori circa che dall’oggi al domani si sono ritrovati a dover fermare i loro mezzi. Sono i lavoratori dell’indotto di Eni Versalis, sono loro che stanno pagando lo scotto maggiore della decisione di riconvertire la produzione dello stabilimento di Ragusa; da mesi hanno lanciato il loro grido di allarme ma sembra che nessuno li stia ascoltando. Questa mattina siamo andati alla periferia di Ragusa dove c’è uno dei piazzali di sosta dei mezzi pesanti che fino a qualche mese fa erano impegnati con Eni Versalis e oggi invece sono così
Negli anni questi piccoli imprenditori hanno fatto investimenti, i mezzi dovevano essere adeguati alle esigenze del committente; ci sono leasing che scadono, contratti che devono essere rispettati (come quelli delle ditte che dal Nord consegnano al Sud e che adesso prevedono una tratta a vuoto). Il territorio non può riassorbire queste quote lavorative
Nessuno si aspettava quello che sta succedendo, o comunque che accadesse senza un congruo preavviso