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Indagato funzionario della Regione per corruzione
Avrebbe investito, direttamente o tramite familiari e imprese a lui riconducibili, una rilevante somma pari a circa un milione di euro
I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 2 persone, di cui un pubblico ufficiale destinatario di obbligo di dimora e un imprenditore a carico del quale è stato disposto il divieto temporaneo di esercitare attività d’impresa per la durata di un anno. Gli indagati sono accusati di corruzione per l’esercizio della funzione. Le indagini hanno consentito di ipotizzare condotte illecite perpetrate da un funzionario, all’epoca dei fatti in servizio presso il Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità della Regione Siciliana e poi passato ad altro incarico, il quale, sfruttando il proprio ruolo istituzionale, si sarebbe adoperato per agevolare il rilascio di autorizzazioni ambientali ad un noto imprenditore siciliano attivo nel settore dei rifiuti. Quest’ultimo, in cambio: avrebbe investito, direttamente o tramite familiari e imprese a lui riconducibili, una rilevante somma pari a circa un milione di euro in due società con sede a Milano impegnate in attività di trading finanziario, amministrate dal figlio del pubblico funzionario; si sarebbe premurato di individuare ulteriori investitori con notevoli disponibilità finanziarie e dotati di prestigio in ambito imprenditoriale, al fine di ampliare il portafoglio clienti delle società di investimento e garantire alle stesse una maggiore visibilità e una crescita significativa dei capitali investiti, consentendo al figlio del pubblico funzionario di ottenere rilevanti compensi dalla sua attività di amministratore.