Attualità
Incontro istituzionale a Palermo tra Fitto Schifani
"La Sicilia deve crescere in Europa", è il messaggio che arriva dal vice presidente della Commissione Ue
La Sicilia deve crescere in Europa è il messaggio che arriva dal vice presidente della Commissione Ue, con delega alle politiche di coesione, Raffaele Fitto, oggi a Palermo per un incontro istituzionale con il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani
Il Commissario Fitto è stato prima ricevuto a Palazzo d’Orleans dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani. Poi il governatore e il vicepresidente della Commissione Ue si sono recati insieme a Villa Igea per partecipare al convegno sulle politiche di coesione.
E se l’argomento da discutere è il futuro dello sviluppo della Sicilia, impossibile non pensare a come fare conciliare le politiche di sviluppo con “ReArm Europe”, il programma di riarmo lanciato proprio ieri dalla Commissione Europea, cui ha fatto seguito la pubblicazione del “Libro bianco sulla Difesa”.
Il Commissario Fitto ha spiegato che “toccherà liberamente a ogni Stato membro decidere come agire”, rispetto al programma lanciato da Ursula Von Der Leyen, programma che fa ampio riferimento anche al dossier che l’ex premier italiano Mario Draghi aveva presentato a Bruxelles qualche mese addietro.
“È stato spiegato in modo molto chiaro – anche dalla presidente Von Der Leyen – che la possibilità di usare i fondi della politica coesione per progetti legati alla difesa sono collegate soltanto alla volontarietà degli Stati membri. Se un governo chiede di poterlo fare lo può fare. Ognuno deciderà come meglio crede”, è quanto afferma Fitto che poi spiega il perché di questo approccio discrezionale: “in questo momento ci sono diverse valutazioni rispetto al tema della sicurezza e della difesa. La visione dei paesi dell’Est Europa, per ovvie ragioni, non coincide con quella di altri nazioni come quelle del Sud Europa”.
Fitto ha anche chiarito che i fondi della politica di coesione possono già essere utilizzati per investimenti in difesa e sicurezza – poiché previsto dai regolamenti Ue – quando si tratta di interventi in modalità “dual use” (ovvio sia per scopi civili, sia per scopi “militari”.
Nel libro bianco sulla sicurezza in Europa si parla anche di frontiere. E’ un tema che interessa direttamente la Sicilia, alla prese con la pressione dei flussi migratori. Soltanto l’altro ieri, l’ennesimo naufragio nei pressi di Lampedusa.
Secondo Fitto, “gli investimenti relativi al programma di riarmo possono essere estrapolati dal conteggio patto stabilità, ma anche in questo caso ogni Stato membro deciderà di conseguenza”.