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Incendio aeroporto, servono altri accertamenti per le cause

Si allungano i tempi per riaprire il Terminal A dell’aeroporto Fontanarossa di Catania

di Bruno Capanna -

Non c’è ancora una data per la riapertura totale dell’aeroporto Fontanarossa di Catania interessato da un incendio che si è sviluppato nella tarda serata di domenica in una parte del terminal A in cui operava un autonoleggio. La Sac ha fatto sapere che la chiusura dell’intero edificio, che poi è quello più importante dello scalo, permane per consentire le operazioni di bonifica, in attesa della restituzione delle aree da parte delle autorità competenti. Proseguono intanto le indagini della Procura etnea che attende i risultati degli accertamenti tecnici svolti dai vigili del fuoco con il supporto del nucleo investigativo antincendi della direzione regionale del Corpo. Le verifiche di ieri non sono sufficienti ed in una nota i vigili del fuoco hanno comunicato che ne serviranno ulteriori, situazione che inevitabilmente allungherà i tempi. Lo scenario più plausibile a questo punto è quello di una riapertura graduale. Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti anche il sistema antincendio. Si dovrà stabilire se la matrice del rogo sia dolosa o colposa. Secondo le prime ipotesi, l’incendio sarebbe partito da un condizionatore d’aria andato in corto circuito. I disagi per tanti passeggeri ovviamente permangono. Il terminal C funziona da stamani ma a regime ridotto con 2 voli in partenza ed altrettanti in arrivo ogni ora. Vengono utilizzati in alternativa gli scali siciliani di Comiso, Palermo e Trapani. L’Ast intanto ha messo a disposizione altri 41 mezzi per collegare Fontanarossa con gli altri aeroporti siciliani.