Cronaca

Incendio a Vittoria, oggi l’ultimo saluto per Mariem e Samah

Sono le vittime della tragedia familiare dello scorso 13 giugno

di Leuccio Emmolo -

Stamattina, intorno alle 10, presso il cimitero di Vittoria, si è svolta una piccola cerimonia funebre prima della partenza alla volta della Tunisia delle salme di Mariem Sassi e la figlia Samah Zaouali, morte nella notte del 13 giugno scorso per le gravi ustioni riportate a seguito dell’incendio della loro abitazione provocato dal loro congiunto Wajdi Zaouali di 30 anni. La città è ripiombata nel silenzio assoluto per rendere l’estremo omaggio alle due donne.

Il sindaco Francesco Aiello ha proclamato il lutto cittadino “ritenendo di interpretare il sentimento dell’intera collettivita’ cittadina e di esprimere a nome di essa e delle istituzioni locali, in forma ufficiale, il cordoglio e il dolore per questa tragica perdita, rappresentando alla famiglia e a tutta la comunita’ tunisina la vicinanza e l’affranto”.  Intanto migliorano costantemente le condizioni dei due sopravvissuti alla strage di Vittoria che ha colpito la famiglia Zaouali. Il padre Kamel, 57 anni, e la figlia Omaima, 19 anni, sono tutt’ora ricoverati ai centri grandi ustioni di Palermo e Catania, con condizioni in miglioramento ma ancora serie per il forte rischio infezioni; hanno ustioni di secondo e terzo grado in una vasta superficie del corpo (41 e 50 per cento). Sul fronte giudiziario, Wajdi, che venne arrestato nei pressi della stazione di Vittoria mentre cercava di darsi alla fuga, e’ tuttora rinchiuso in carcere. Ha problemi psichici per i quali era seguito anche dal dipartimento di salute mentale.  Le ipotesi accusatorie in capo a Wajdi, riguardano l’incendio doloso, omicidio, tentato omicidio aggravati dai vincoli familiari, dalla crudelta’, dai futili motivi e dall’avere agito in circostanze tali da ostacolare la privata difesa.