Cronaca

Impiegata ‘infedele’ di Poste Italiane accusata di peculato

Escogitato dalla dipendente un sistema per impossessarsi della somma di oltre 25.000 euro

di Sergio Randazzo -

Si approfittava della fiducia degli anziani per impossessarsi di oltre 25.000 euro, che avrebbe indebitamente sottratto da libretti postali e buoni fruttiferi degli ignari clienti. Con l’accusa di peculato, i Carabinieri di Patti, hanno applicato la misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla P.G. ad una donna dipendente di un Ufficio Postale di un comune nel pattese. Il provvedimento cautelare giunge al termine di un’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Compagnia di Patti, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, diretta da Vittorio Angelo Cavallo, i quali, nel novembre 2022, avevano avviato i riscontri a seguito delle denunce presentate da due correntisti. Anche grazie all’ausilio dei funzionari delle Poste Italiane, i militari dell’Arma sono riusciti a ricostruire il sistema escogitato dalla dipendente ”infedele” per impossessarsi, come dicevamo, della somma di oltre 25.000 euro. Secondo quanto accertato dai Carabinieri, la donna ad ogni richiesta di prelevamento di danaro dai libretti dei correntisti frodati, avrebbe prelevato cifre nettamente superiori a quelle richieste dai clienti, impossessandosi indebitamente della differenza. Inoltre, all’insaputa degli intestatari, utilizzando impropriamente il proprio user – id, si sarebbe anche appropriata di buoni fruttiferi e di altre somme di danaro detratti da altri libretti postali e da accessi illegali ai postamat. A seguito delle illecite condotte poste in essere, l’Ente Poste Italiane, costituitosi parte civile, ha licenziato la donna