Palermo

Il puzzle delle nomine nella sanità siciliana

Completato seppure in ritardo

di Emiliano Di Rosa -

Stando all’ultimatum categorico, lapidario e anche un po’ indispettito che il presidente della Regione, Renato Schifani, aveva dato esplicitamente ai direttori generali di ASP e Aziende Ospedaliere e implicitamente alla sua maggioranza, già da ieri tutte le caselle dei direttori sanitari e amministrativi sarebbero dovute essere occupate. Così non è stato e stamattina i quotidiani siciliani hanno sfoggiato titoli netti su quel che accade quando c’è da spartirsi incarichi così delicati, prestigiosi, rilevanti e “politicizzati”. Poi in tarda mattinata gli ultimi tasselli. A Palermo le cose a onor del vero si erano mosse già ieri: Domenico Cipolla e Vincenzo Barone, nominati direttore amministrativo e sanitario dell’ospedale Civico mentre all’ospedale Villa Sofia- Cervello per la carica di direttore sanitario c’è stata la conferma di Aroldo Rizzo e Alessandro Mazzara è il direttore amministrativo. Messina e Ragusa, ad esempio, da giorni avevano completato il mosaico, in altre realtà il tira e molla tra i partiti e i leader del centrodestra è andato per le lunghe con le opposizioni a criticare aspramente. Con le nomine comunicate stamani dall’Asp di Agrigento è stato definitivamente completato il puzzle degli incarichi. Questa tornata di nomine è stata particolarmente sofferta e una considerazione politica che riguarda gli ultimi anni la possiamo fare. L’ulteriore “frammentazione” nel sistema dei partiti, a destra, al centro e a sinistra, vede ogni singolo parlamentare regionale ancora più impegnato nella partita localistica di qualsiasi nomina regionale, un po’ quel che abbiamo già visto con le ultime finanziarie, e le sedi e le leadership regionali di partiti, liste e movimenti fanno sempre meno filtro. Forse è per questo che prima di trovare la quadra ci vuole ancora più tempo e, onestamente, si litiga ancor più che in passato …