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Il maltempo non risparmia la zona ionica e tirrenica

Situazione simile anche in provincia di Messina, dove ieri sono stati necessari numerosi interventi e dove quartieri e strade sono rimasti isolati per l'acqua e il fango che hanno invaso strade e quartieri. Disagi nella fascia tirrenica e nel comprensorio ionico dovuti alla grande quantità di pioggia caduta e alle conseguenti frane e smottamenti. Sono tornate anche le mareggiate nelle isole Eolie

di tcf -

Il maltempo della prima domenica di febbraio appena trascorsa non ha risparmiato neppure la provincia di Messina. Criticità nella zona tirrenica così come in quella ionica; e l’incubo mareggiate che è tornato nelle isole Eolie dopo i drammatici eventi del 17 gennaio scorso.

Facendo il punto della situazione, hanno rotto gli argini i torrenti tra Saponara, San Pier Niceto e Monforte Marina, creando enormi disagi e preoccupazioni lungo la strada statale 113. A Rometta una famiglia è rimasta intrappolata in auto a causa di una frana nella frazione di Sottocastello.

Smottamenti anche in direzione Messina fra Rodia e San Saba, dove le rocce e i detriti venuti giù dalla montagna hanno reso impraticabile la statale in entrambi i sensi di marcia. Tre persone sono state tratte in salvo a Orto Liuzzo dai vigili del fuoco intervenuti a bordo di un gommone per raggiungere la villetta dove erano rimaste bloccate. Situazione preoccupante a Rodia, dove le abbondanti piogge hanno innalzato il greto del torrente di oltre mezzo metro arrivando a un passo dall’esondazione.

Detriti, tronchi di alberi, canne e materiale di risulta si sono riversati sulla strada che costeggia il lungomare bloccandone il transito. Pesante il bilancio anche nel comprensorio ionico, dove sono ancora nitide le immagini delle violente mareggiate delle scorse settimane. In 24 ore la stazione di Antillo ha rilevato 105 millimetri di pioggia, mentre quella di Fiumedinisi 60 millimetri, con precipitazioni a tratti brevi ma molto intense e bombe d’acqua. Allagato il cantiere per il raddoppio ferroviario a Trappitello. A Fiumedinisi è esondato il torrente, portando rami, fango e detriti sulla bretella sovrastante che è anche l’unica via di collegamento tra Alì Terme e Nizza di Sicilia.

Disagi anche sulla A 18, dove si è verificata una frana che ha portato materiale roccioso sulla carreggiata all’altezza di Furci Siculo. Il maltempo ha interessato anche l’arcipelago eoliano, dove le isole e la frazione di Ginostra sono rimaste isolate. Nelle zone più esposte, le mareggiate hanno interessato i luoghi già colpiti dalle mareggiate del 17 gennaio scorso; anche se questa volta gli effetti sono stati più contenuti.

A Canneto i marosi sono penetrati in alcuni tratti della Marina Garibaldi. In particolare, difficoltà si sono registrate per il transito dei mezzi nella zona di Calandra, praticamente allagata e con detriti, sabbia e pietre depositate sulla sede stradale.

Danni per il molo di Sottomonastero, Marina Corta, la banchina a giorno a Lipari e l’approdo della frazione di Canneto.