Attualità

Il M5S attacca Schifani sulla gestione della crisi idrica

Un surreale paradosso denunciato dal M5S di Gela che chiede l’attivazione di un fondo di solidarietà

di finmedia -

Mentre gli invasi si prosciugano e le risorse d’acqua diminuiscono considerevolmente, il Governatore della Sicilia Renato Schifani qualche settimana fa ha bussato alle porte dell’Unione europea per chiedere fondi necessari per intervenire sull’emergenza idrica. Al momento la Regione sta battendo tutte le strade possibili per far fronte alla siccità che sta mettendo in ginocchio l’Isola.

Secondo il M5S però, la visita di Schifani a Bruxelles avrebbe del paradossale, perché, appena due anni fa, sempre dal Parlamento Europeo sarebbe potuto arrivare quasi mezzo miliardo di euro per ammodernare il sistema idrico regionale. Alla guida della Regione allora c’era Nello Musumeci, oggi alla guida del Ministero della protezione civile. Due anni fa, proprio sotto la guida dell’attuale Ministro, vennero bocciati 31 finanziamenti su ben 31 progetti. Quei fondi, provenienti dal PNRR, avrebbero consentito l’aumento della capacità delle dighe siciliane, dove spesso l’acqua viene sprecata in assenza delle autorizzazioni necessarie e avrebbero assicurato la manutenzione di una rete di distribuzione ormai in pessime condizioni. A denunciare quello che per i grillini sarebbe un surreale paradosso sono il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola e l’europarlamentare M5S Giuseppe Antoci.

Nel frattempo il Movimento 5 Stelle ha presentato a Bruxelles una prima interrogazione parlamentare dei 720 nuovi europarlamentari che affronta il tema della siccità e porta la firma di Giuseppe Antoci. L’interrogazione chiede alla Commissione Europea di impegnare maggiori risorse economiche e procedere all’attivazione del Fondo di Solidarietà e chiede di verificare la possibilità dell’applicazione di un’aliquota IVA ridotta sull’acqua imbottigliata.