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Il futuro del PD e di Barbagallo

Sabato l'assemblea regionale

L’assemblea regionale del Partito democratico sabato a Palermo dovrebbe approvare le norme congressuali per l’elezione del nuovo segretario e potrebbe anche avere un commissariamento da Roma in attesa del congresso. Questa ipotesi la auspicano gli avversari interni all’attuale segretario regionale, Anthony Barbagallo, che intende ricandidarsi alla guida dei democratici siciliani e contro cui c’è un documento firmato da 16 personalità dei dem in cui si sollevano vizi di forma alla convocazione della riunione di sabato. Da un lato Barbagallo punta ad approvare il regolamento congressuale per fare scegliere il segretario soltanto ai tesserati del Pd. Chi aderisce alla linea di contrasto vuole invece far rispuntare la stagione delle primarie aperte a tutti citando l’elezione della Schlein alla segreteria nazionale e la necessità di dare voce alla società civile per rinvigorire il partito. Partito che a livello generale sostanzialmente nell’ultima fase ha avuto percentuali buone nei sondaggi e nelle elezioni regionali che si sono man mano svolte ma che in Sicilia appare passettino indietro rispetto alla media. Infine non dimentichiamoci cosa è accaduto in questi giorni quando i deputati regionali all’ARS hanno nei fatti aderito alla cosiddetta “spartizione delle risorse” fatta in aula, con l’ultima finanziaria, a beneficio di tutti gli onorevoli di maggioranza ed opposizione mentre la segreteria faceva esposti alla Procura e alla Corte dei Conti. Qualche attento osservatore politico usa oggi questa frase: “Barbagallo negli ultimi due anni da alcuni esponenti di spicco dei democratici in Sicilia è stato più sopportato che supportato” …