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Il Duce cittadino onorario

Un dibattito lungo un secolo ...

di Emiliano Di Rosa -

Cade nel rush finale della campagna elettorale per le europee e sarà illustrata lunedì pomeriggio la scelta dell’amministrazione comunale di Vittoria di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Una rapida ricerca offre anche il panorama generale in Italia. Fu più o meno un secolo fa che moltissimi consigli comunali italiani fecero a gara per conferire il titolo al Duce. Tra il 1922 e il 1925 l’ascesa della dittatura fascista venne accompagnata in tutta Italia da delibere in centinaia di comuni per conferire, appunto, la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Anche così, allora, si volle alimentare il culto della figura del “Duce”. Il collega Cesare Treccarichi recentemente su “Today” ha scritto come dalla fine della seconda guerra mondiale in poi la figura di Mussolini da un lato sia rimasta ancorata al titolo di “cittadino onorario” da nord a sud della Penisola (isole comprese) “con situazioni paradossali e resistenze fantasiose di chi si è opposto alla revoca”, dall’altro abbia subito tante rimozioni. Nel 2017 con un’interrogazione parlamentare venne chiesto al ministero dell’Interno un censimento per poter revocare le cittadinanze onorarie ancora attive. Non vi fu risposta, forse nemmeno al Viminale hanno i dati precisi su quanti e quali tra i 7896 comuni italiani conservino la cittadinanza onoraria a Mussolini.