Catania

“Il decreto sulle espulsioni accelerate è illegittimo”

Il Viminale impugnerà il provvedimento del tribunale di Catania che ha liberato tre migranti. Parla il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna

di Chiara Scucces -

Il Viminale impugnerà il provvedimento del tribunale di Catania che ha negato la convalida del trattenimento di tre migranti; tutto scaturisce dall’accoglimento da parte del tribunale di Catania del ricorso di tre tunisini, sbarcati a metà settembre a Lampedusa e poi portati nel nuovo centro di Pozzallo. Il recente decreto del governo è stato giudicato “illegittimo in più parti”; in sostanza, spiega l’Associazione di legali, “le nuove norme sulla detenzione per i richiedenti asilo per il Tribunale di Catania sono contrarie alle norme UE e alla Costituzione italiana: trattenere chi chiede protezione senza effettuare una valutazione su base individuale e chiedendo una garanzia economica come alternativa alla detenzione, è illegittimo”. “Deve infatti escludersi, spiega la giudice del tribunale di Catania Iolanda Apostolico, che la mera provenienza del richiedente asilo da Paese di origine sicuro possa automaticamente privare il suddetto richiedente del diritto a fare ingresso nel territorio italiano per richiedere protezione internazionale”. A distanza quindi di meno di una settimana dall’inaugurazione del nuovo centro di Modica-Pozzallo, viene meno la destinazione d’uso di una parte dei posti del CPR.  Fonti vicine al dossier migranti del Viminale, però, sottolineano che “la procedura accelerata di frontiera è uno degli aspetti che, già contenuto nella direttiva europea 2013, trova oggi l’unanime consenso dei Paesi europei nell’ambito del costruendo nuovo Patto per le migrazioni e l’asilo e che il Governo italiano ha disciplinato nel decreto Cutro”.