Attualità
Il caso diga Trinità. La preoccupazione degli agricoltori
C'è molta preoccupazione tra gli agricoltori della provincia di Trapani per la chiusura della diga Trinità, a Castelvetrano. L'acqua viene sversata in mare, un paradosso incredibile in un territorio che soffre la siccità.
Quello che fino ad un anno fa sembrava un incubo, adesso è realtà. Il ministero delle Infrastrutture ha deciso di mettere fuori servizio la Diga Trinità, a Castelvetrano. Una diga costruita negli anni 50, mai collaudata, e che avrebbe bisogno di lavori di manutenzione importanti per renderla sicura.
L’invaso, però, fino ad oggi ha permesso di irrigare i terreni di una vasta area del Belìce, da Castelvetrano a Mazara del Vallo. Da giorni, invece, la paratie sono state aperte e l’acqua viene sversata in mare.
Un paradosso incredibile per un territorio alle prese con l’emergenza siccità e per un comparto, quello agricolo, che boccheggia. La decisione del Ministero diventa anche un caso politico, con le opposizioni che criticano il Governo regionale e sollecitano il presidente Schifani a trovare una soluzione per salvare un settore in grande difficoltà.
Anche i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno espresso un giudizio severo sulla vicenda. In una nota congiunta, i segretari Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Leonardo Falco hanno sottolineato come l’inerzia della politica e della burocrazia abbia prodotto “un risultato osceno a discapito dell’agricoltura e del territorio trapanese”.
Da anni, i sindacati chiedevano il collaudo della diga e interventi di ammodernamento per salvaguardare le acque piovane accumulate, fondamentali per l’irrigazione dei campi. “In questi lunghi anni abbiamo ricevuto solo silenzio. Ora la diga è chiusa e il futuro dell’agricoltura trapanese è a rischio. Le aziende agricole perderanno reddito, mentre numerosi posti di lavoro andranno persi”, hanno dichiarato.
I sindacati chiedono un intervento urgente da parte dei deputati regionali del territorio, affinché difendano gli interessi dei cittadini e dell’agricoltura locale. La diga Trinità, con una capacità potenziale di 18 milioni di metri cubi d’acqua, avrebbe potuto rappresentare una risorsa strategica per un’agricoltura già messa a dura prova da anni di crisi idrica.
La sua chiusura rischia di trasformarsi in un colpo durissimo per un settore che rappresenta una parte significativa dell’economia locale.