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Il caffè di Giancarlo Cugnata

Analisi del voto nel ragusano

di Emiliano Di Rosa -

La foto più simpatica è del coordinatore provinciale di Forza Italia, Giancarlo Cugnata, che ai 7.000 caffè di Alex Britti ne aggiunge 93mila in modo da toccare quota 100.000, tanti quanti i voti di Falcone per cui molto si è speso in campagna elettorale. Come a dire: “me li godo anche io in riva al mare”. Falcone di voti nel ragusano ne ha presi però 2.380 e non 7.000. In cima alla lista dei forzisti c’è l’altro assessore regionale, Tamajo, che ha avuto, foto di rito anche qua, l’appoggio esplicito di Ignazio Abbate e della DC: risultato 6.700 preferenze. Restando in tema musicale ecco il senatore di Fratelli d’Italia, Salvo Sallemi, che in queste ore nel profilo Facebook riprende in mano la chitarra, sua passione giovanile, magari lanciando il messaggio subliminale di averle suonate a qualcuno … in ogni caso nella competizione interna in provincia di Ragusa nella lista “meloniana” Giammusso ha preso mille voti in più di Razza. Il PD ibleo si era schierato con il senatore siracusano Nicita, non eletto perché il palermitano Lupo ha preso 8.000 voti in più facendo sfumare l’ipotesi di portare al Senato la moglie del segretario provinciale dem Bartolo Giacquinta. Nicita comunque ha avuto quasi 4.500 voti nel ragusano; Lupo, per intenderci, ne ha presi comunque 1.100. In Provincia di Ragusa la lista del Movimento 5 Stelle ha seguito il trend generale e il più votato è stato Giuseppe Antoci con la spinta personale del leader Giuseppe Conte, idem nella Lega dove Stancanelli è stato abbondantemente il più votato pure in area iblea e idem per Alleanza Verdi Sinistra dove la candidatura di bandiera di Salis è quella che ha avuto maggiore consenso. Infine della battaglia tra i grandi esclusi (perché le loro liste non hanno superato la soglia di sbarramento nazionale) in provincia di Ragusa prevale comunque Renzi che ottiene 770 voti contro i 393 di Calenda.