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Grandi morosi IMU, anche l’Università tra gli enti in crisi
L'università di Messina dovrà pagare 17 milioni di euro di imu al Comune di Messina. Intanto l'Ateneo ha già notificato tre ricorsi dinanzi alla corte di giustizia tributaria con riferimento alle imposte degli anni 2020, 2021, 2022. Stessa sorte toccata in precedenza allo IACP.
Palazzo Zanca continua a battere cassa ai grandi morosi dell’imu. A finire tra i debitori anche l’Università di Messina che deve pagare al Comune una somma pari a 17 milioni di euro. Il 22 ottobre scorso L’Ateneo di Messina, ha notificato a palazzo Zanca tre ricorsi dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado, con cui impugnava previa richiesta di sospensione della provvisoria esecutività, gli avvisi di accertamento relativi agli anni 2020, 2021 e 2022.
Un’azione che ha portato l’amministrazione a dare mandato all’avvocato Emiliano Covino del foro di Roma per resistere ai reclami presentati. Prima dell’ateneo peloritano era stato lo IACP – istituto autonomo case popolari – a finire tra i grandi enti non commerciali che non avevano versato la tassa sugli immobili. Una strategia quella adottata da Palazzo Zanca che sta dando i suoi frutti, con cifre a parecchi zeri che potrebbero rientrare e rimpinguare le casse comunali. Un risultato che potrebbe avere dei risvolti importanti e fare anche giurisprudenza a livello nazionale; considerato il peso specifico degli enti con cui il Comune è in credito.