Attualità
Gela, ruspe in via Umbria, rinasce l’area archeologica
Dall'ex scalo ferroviario ai resti di un antico santuario, un viaggio tra legalità, memoria storica e futuro sostenibile
Ruspe in azione sotto gli occhi delle autorità e dei cittadini in via Umbria, a ridosso di Via Falcone: si demolisce un grande complesso edilizio abusivo, simbolo per anni del degrado urbano.
Accanto al sindaco Terenziano Di Stefano e all’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Di Dio, c’è anche il Procuratore Generale di Caltanissetta, Fabio D’Anna, affiancato dai vertici delle Forze dell’Ordine. Una presenza che dà il segno della determinazione istituzionale nel riprendere possesso delle aree cittadine.
La demolizione è solo il primo passo. Grazie ai fondi del programma “Qualità Abitare”, circa cinque milioni di euro saranno investiti per un recupero totale della zona. Si prevede la riqualificazione dell’ex scalo ferroviario e la valorizzazione dei preziosi reperti archeologici del IV secolo aC, tra cui un santuario e un antico insediamento abitativo.
Una parte del complesso demolito darà spazio a centri culturali, mentre nell’area soprastante nascerà un giardino lineare che correrà lungo una carreggiata, per restituire verde e vivibilità a tutta la zona.
Una rinascita attesa, che arriva dopo anni di stallo e affidamenti mai concretizzati. Oggi, l’area archeologica versa ancora in stato di totale abbandono, ma il progetto integrato – dalla demolizione alla progettazione esecutiva – promette un futuro diverso.
Tra passato e futuro, una importante area cittadina è destinata a cambiare volto. E con lei, forse, anche la visione della città.