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Gela, la siccità mette in ginocchio le riserve idriche

Il commissario per l'emergenza idrica Cocina invita i sindaci a cercare soluzioni alternative, mentre in alcune città la distribuzione dell'acqua è stata ulteriormente ridotta

di finmedia -

La Sicilia continua a lottare contro una delle siccità più gravi degli ultimi anni. Le 29 dighe monitorate dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Regione stanno progressivamente esaurendo le loro riserve idriche. Molte di queste, che dovrebbero garantire l’acqua per usi agricoli, industriali e domestici, sono già a livelli critici. Alcune, addirittura, sono completamente asciutte.

Stando agli ultimi dati di settembre, le riserve disponibili sono la metà rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una crisi che si aggrava nonostante il razionamento idrico attivato in molte aree già dall’inizio dell’estate. A contribuire alla drammatica situazione non ci sono solo le poche precipitazioni degli ultimi mesi, ma anche le temperature record, che hanno accelerato l’evaporazione.

La situazione è particolarmente allarmante per la diga Ancipa, che, come sottolineato dalle autorità, è agli sgoccioli. Nelle ultime settimane il prelievo è stato ridotto drasticamente di 120 litri al secondo e, senza nuove piogge, la diga potrebbe essere completamente prosciugata entro dicembre. Nei giorni scorsi il commissario per l’emergenza idrica, Salvo Cocina, ha sollecitato i sindaci a cercare soluzioni alternative, puntando soprattutto sui pozzi, per ridurre ulteriormente il prelievo dall’Ancipa. Una strada già percorsa da Gela dove, ad esempio, le risorse idriche provengono principalmente dai pozzi, e l’unica diga che rifornisce la città è quella di Ragoleto. Secondo l’assessore Filippo Franzone, questo dovrebbe garantire una relativa sicurezza per i prossimi mesi. Nel frattempo si sta provvedendo all’individuazione di nuovi pozzi per incrementare ulteriormente le risorse idriche. Nel frattempo, la distribuzione dell’acqua a Gela è stata ridotta a una volta ogni tre giorni, rispetto ai giorni alterni previsti.