Catania

Furti d’auto e “cavallo di ritorno”, otto arresti

ubavano auto ed estorcevano denaro ai proprietari per restituire i veicoli. La polizia di Catania ha sgominato una banda composta da otto persone: cinque sono in carcere, tre ai domiciliari con braccialetto elettronico

di Sergio Randazzo -

Maxi-operazione della Squadra Mobile di Catania contro una banda specializzata nei furti aggravati di autovetture e nelle estorsioni, attuate con il metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”. Gli agenti hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania nei confronti di otto persone. L’indagine ha preso il via dal dilagante fenomeno dei furti d’auto, spesso collegati alla successiva richiesta di denaro ai proprietari per la restituzione dei veicoli. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire numerosi episodi di furto e almeno un tentativo di estorsione, individuando i presunti responsabili sia della fase predatoria che di quella estorsiva.

La banda agiva con un sistema collaudato, suddividendo i compiti tra diversi membri che si alternavano nel corso della giornata per rendere più difficile la loro identificazione. I gruppi operavano in formazioni di due o tre persone, cambiando costantemente la composizione per evitare di destare sospetti.

Su richiesta del Pubblico Ministero, il GIP ha disposto la custodia cautelare in carcere per 8 persone, 5 in carcere (di cui uno di loro già detenuto per altri motivi) e 3 agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.Le indagini proseguono per accertare eventuali altri episodi criminali riconducibili alla stessa organizzazione.