Cronaca

Episodi criminosi senza fine a Scicli

Chiesti più controlli e la convocazione di un consiglio comunale sull'ordine e la sicurezza

di Leuccio Emmolo -

Da un mese a questa parte il territorio di Scicli deve fare i conti con una serie di gravi episodi criminosi. Prima la sparatoria del 3 giugno scorso, che ha coinvolto padre e figlio poi l’accoltellamento di due fratelli sul lungomare Frine a Cava d’Aliga, il ferimento di un 36enne in  contrada Dammusi a Donnalucata sabato notte e infine l’accesa lite di via Tagliamento avvenuta domenica sera. Alla luce di quanto sta accadendo i cittadini chiedono più sicurezza in città e nelle borgate. C’è la preoccupazione che la recrudescenza di questi episodi sia destinata a proseguire, troppe zone a Donnalucata, specie in quelle rurali  e a Scicli sono diventate a rischio per anziani e bambini. Da più parti si reclamano maggiori controlli e più sistemi di videosorveglianza. La preoccupazione è che sparatorie e accoltellamenti possono incidere negativamente sull’immagine della città meta in questo periodo di turisti e visitatori. I consiglieri comunali di opposizione Marianna Buscema, Caterina Riccotti, Consuelo Pacetto e Bruno Mirabella sono preoccupati per quanto sta accadendo e si rivolgono in una nota al primo cittadino.  “Invitiamo il nostro Sindaco- si legge-  a prendere sul serio gli imput che continuiamo a dargli!!! Il primo tra tutti riguarda le problematiche sull’ordine e la sicurezza! Abbiamo presentato già da 10 giorni un ordine del giorno in merito, dicono i consiglieri Buscema, Riccotti, Pacetto e Mirabella e abbiamo puntualizzato la nostra preoccupazione attraverso la stampa più volte visto che in Consiglio Comunale non si può fare! Già perché il Consiglio Comunale, organo principe del dibattito politico perché elettivo, continua a non essere convocato e pertanto impossibile parlare dei problemi della città! Il dato di fatto è che episodi di violenza e micro criminalità continuano a crescere in città e se chi li fa continua a farlo senza timore, in pieno centro e a qualunque ora, vuol dire che si sente impunito! Se così fosse allora certamente non stanno funzionando né eventuali deterrenti nè misure ad oggi messe in atto, ammesso che ce ne siano!” La situazione preoccupa il gruppo di consiglieri che continua  a sollecitare un Consiglio Comunale dedicato all’ordine e alla sicurezza, “la presenza ufficiale del Prefetto in città come segno della presenza dello Stato e  un maggior pattugliamento del territorio! Uno dei punti del programma del sindaco Marino erano le ronde di quartiere! Noi naturalmente non siamo su quella linea ma se almeno ci fossero controlli di quartiere già non sarebbe male ! I proclami sono stati numerosi- conclude la nota-, i risultati, almeno per il momento non all’altezza!