Siracusa
Duro colpo al clan mafioso aretuseo, 22 arresti
La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 22 persone.
Sono 22 le persone raggiunte da altrettante misure cautelari in carcere. Stamattina la Polizia di Siracusa ha chiuso un’importante che vede i 22 soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da sparo con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e ricettazione.
L’indagine rappresenta l’esito di un’articolata attività investigativa condotta dalla Sezione Investigativa di Catania del Servizio Centrale Operativo (SISCO) e dalla Squadra Mobile di Siracusa. Operazione che ha avuto origine da attività investigative condotte nel marzo 2024, che hanno portato all’emissione di 4 decreti di fermo. Gli stessi erano indirizzati verso soggetti ritenuti gravemente indiziati di appartenere al clan Attanasio. Secondo l’accusa, avrebbero assunto il controllo degli affari criminali nel quartiere noto come “Borgata”. Dalle intercettazioni e dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, è emerso che il clan garantiva la gestione criminale del territorio attraverso atti di violenza e intimidazione, anche con l’uso di armi da fuoco, l’impiego dei proventi illeciti per mantenere in carcere i detenuti e assistere le loro famiglie e il pagamento degli stipendi agli affiliati.
L’inchiesta ha rivelato che Alessio Attanasio, nonostante fosse detenuto in regime di 41bis, avrebbe continuato a impartire direttive tramite collaboratori esterni, tra cui la sua compagna, oggi in stato di arresto. Il reggente del gruppo Borgata ha riorganizzato l’assetto del sodalizio criminale, suddividendo ruoli e mansioni specifiche tra gli affiliati e promuovendo frequenti riunioni operative per garantire l’efficienza del clan.