Catania

Doppio femminicidio, “Le vittime erano due care ragazze”

Parla il legale del killer

di Leonardo Emmolo -

Proseguono le indagini della Procura di Catania sul duplice delitto compiuto ieri a Riposto. Parla il legale del presunto killer, Salvatore La Motta, l’ergastolano in permesso premio suicida davanti la casera del Carabinieri dopo il grave fatto di sangue. 

Parla il legale del killer

Le vittime – dice l’avvocato Antonino Cristoforole conoscevo, erano due care ragazze. Non mi ricordo di contatti tra loro o con La Motta. Lui non era sposato e non so se frequentasse qualcuna in particolare, avevo capito che c’era una piccola storia in particolare, ma atteneva alla sua sfera privata e non al nostro rapporto professionale. Ma niente lasciava presagire minimante quello che è successo“.  

Le relazioni al centro delle immagini

Le vittime sono Carmelina ‘Melina’ Marino, di 48 anni, freddata nella sua auto nel lungomare Pagano, e Santa Castorina, di 50, assassinata sul marciapiede della centralissima via Roma. Il collegamento tra le due donne e l’uomo sono al centro delle indagini dei Carabinieri della compagnia di Giarre e del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, coordinate dalla Procura distrettuale etnea. 

Si cerca il movente

Sotto osservazione tabulati telefonici, messaggi e social network: dal loro incrocio potrebbe uscire il movente del duplice assassinio e del suicidio dell’ergastolano La Motta. Ne sono convinti gli investigatori che indagano sul caso, anche se qualcosa sarebbe già emerso: i tre si conoscevano. Prende più corpo anche l’ipotesi che La Motta avesse avuto una relazione con la 48enne ‘Melina’ Marino di 48 anni. Foto Tgcom24


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