Attualità

Dopo i sigilli Caronte ‘molla’ le isole minori

Sono venuti meno gli accordi con la Regione. Disagi per i pendolari

di Sergio Randazzo -

“Dobbiamo purtroppo rappresentare l’impossibilità di assumere nuovi impegni contrattuali a fronte delle modalità di attuazione – da parte del pm e della Guardia di finanza delegata – del sequestro preventivo disposto a nostro carico con decreto del 23 maggio scorso emesso dal gip del Tribunale di Messina”.

La società Caronte& Tourist Isole Minori risponde così, per tramite del consorzio Sns, all’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità che aveva urgentemente invitato la società a dare il proprio assenso all’inserimento dei servizi integrativi regionali a mezzo nave traghetto per le tratte con le Isole Eolie, Egadi, Ustica e Pantelleria come estensione della convenzione col ministero dei Trasporti a partire dall’11 ottobre. In una nota la società ripercorre le tappe della vicenda iniziata con un sequestro dello scorso giugno per quasi 29 milioni di euro con il contestuale fermo di tre navi. “A ciò – prosegue la società – era seguita la risoluzione anticipata per ‘impossibilità sopravvenuta’ dei contratti con la Regione per le linee da e verso le Eolie, le Egadi e Ustica, assicurandosi tuttavia una prosecuzione del servizio con altre navi fino al 30 settembre, in regime di libero mercato, ossia senza percepire alcun contributo pubblico.

Come ricostruito nella lettera, a impedire alla società l’assunzione di nuovi impegni con l’Ente Regionale il sequestro di un’ulteriore somma di quasi 3 milioni di euro. La società inoltre ha ricordato come “con istanza del 3 ottobre 2023, aveva chiesto all’Autorità Giudiziaria che “le operazioni di sequestro venissero immediatamente e definitivamente chiuse”. L’istanza è stata respinta dal gip il 9 ottobre scorso e ciò ha determinato, una situazione che impedisce di svolgere il doveroso monitoraggio sull’andamento economico-finanziario dell’impresa.