Trapani

Divieto di dimora per l’ex senatore Nino Papania: coinvolti politici locali VIDEO

L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Trapani, sotto la direzione dei sostituti procuratori dell'Eppo (Procura europea)

di Sergio Randazzo -

L’ex senatore trapanese Nino Papania, già deputato e assessore regionale, è stato raggiunto dal divieto di dimora nelle città di Palermo e Trapani. L’ordine è stato emesso dal gip di Trapani, Massimo Corleo, nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto complessivamente 24 indagati, 14 dei quali destinatari di misure cautelari, tra cui quattro arresti domiciliari. Tra i reati contestati ci sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione, riciclaggio e autoriciclaggio.

L’operazione coordinata dalla Procura europea

L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Trapani, sotto la direzione dei sostituti procuratori dell’Eppo (Procura europea), Calogero Ferrara e Amelia Luise, in collaborazione con la Procura di Marsala. Tra i coinvolti ci sono diversi politici che rivestono o hanno rivestito ruoli nei Comuni di Marsala, Custonaci, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo ed Erice.

Il ruolo dell’ex senatore e il sistema illecito

Secondo gli inquirenti, l’ex senatore Papania avrebbe ideato e orchestrato un sistema illecito per ottenere finanziamenti pubblici. Lo scorso 16 settembre, Papania era stato arrestato per scambio elettorale politico-mafioso. Il politico avrebbe agito insieme a un dirigente del Movimento per l’autonomia, esponenti del movimento Via (Valori, Impegno, Azione) di Marsala e un ex consigliere del Comune di Cinisi.

Truffa con fondi europei e coinvolgimento di enti di formazione

Le indagini hanno rivelato un meccanismo di truffa per il conseguimento di finanziamenti dal Programma operativo Fondo sociale europeo 2014/2020, per un totale di oltre 8,7 milioni di euro. I fondi erano destinati a corsi di formazione e progetti sociali, alcuni dei quali non sono stati effettivamente realizzati. Gli enti coinvolti includono il Cesifop (Centro siciliano per la formazione professionale), l’Ires (Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) e l’Associazione Tai.

Favoritismi e promesse di incarichi

Dalle indagini è emerso che sei esponenti politici locali, tra cui quattro consiglieri attuali dei Comuni di Marsala e Custonaci, avrebbero ricevuto o visto promettersi incarichi e promozioni presso gli enti di formazione coinvolti, pur senza possedere i requisiti necessari. Questi favori sarebbero stati concessi in cambio del sostegno al movimento politico guidato da Papania.