Agrigento

Definizione paese sicuro, giudice fa ricorso alla Corte UE

Il giudice del tribunale di Palermo ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento di due migranti

di valentina di rosa -

Il giudice della sezione migranti del Tribunale di Palermo ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea per una chiara definizione di paese sicuro e nell’attesa ha sospeso il giudizio di convalida del trattenimento in procedura accelerata di due migranti disposto dal questore di Agrigento in applicazione del Decreto Cutro. Il tribunale ha così disposto la liberazione dei due richiedenti asilo. Da chiarire allora i principi di diritto della sentenza della Corte dell’Unione Europea del 4 ottobre che disciplina i diritti dei richiedenti asilo provenienti da paesi sicuri. Il magistrato ha fatto presente che si fa riferimento attualmente a “paese sicuro” nella sua interezza, senza cioè distinguere tra categorie di persone o zone. Il chiarimento si rende necessario per gestire con procedura accelerata le richieste di asilo. Il magistrato cita il caso in questione del migrante proveniente dal Senegal, paese dove si verificano mutilazioni femminili e discriminazioni forti che violano i diritti umani.

“Sembra ovvio – scrive infatti il giudice del Tribunale di Palermo – che se il diritto dell’Unione osta a che un paese sia dichiarato sicuro escludendo una parte del suo territorio e alcune categorie di persone, a maggior ragione osta alla possibilità che un paese sia dichiarato sicuro per intero, quando risulti che per una parte del territorio o per alcune categorie di persone non lo sia. Il legislatore nazionale per adeguarsi alla pronunzia della Corte – aggiunge il giudice – è intervenuto al fine di eliminare paesi che erano stati dichiarati sicuri nella loro interezza, nonostante non lo fossero del tutto”.