Attualità

Da Palermo i Palestinesi chiedono la pace

A Palermo i palestinesi chiedono pace e auspicano il modello Sicilia per integrazione e dialogo

di piero messina per sicilia on demand -

Dialogo, comprensione e pace. Da Palermo la voce della comunità palestinese rivendica il suo diritto ad esistere, condanna gli attacchi di Hamas ma chiede che la pace sia vera e rispetti tutto e tutti. E’ la richiesta a uno stop di tutte le violenze, da tutte la parti.

Zaher Darwish, palestinese, trapiantato praticamente da sempre in Sicilia, spiega le ragioni del suo popolo: “crediamo in un vero processo di pace, che però sino ad oggi non è mai avvenuto. Va anche detto che le ultime manifestazioni dei governi europei, compreso quello italiano, non favoriscono per nulla il processo di pace”. Da oltre trenta anni dal cuore della Sicilia si prova a tessere la tela di un dialogo multiculturale e religioso. Dal 1998, il capoluogo siciliano è gemellata con Khan Younis in Palestina, mentre dal 2014 lo stesso legame è stato codificato con Betlemme, città sacra al Cristianesimo.

Un dialogo secondo il modello Sicilia? “Noi vorremmo poter sognare anche questo –sostiene Darwish – vorremmo poter estendere i rapporti che già abbiamo con il mondo ebraico e israeliano. Purtroppo, i governi, anche quello siciliano, non agevolano questo processo di integrazione e di conoscenza, perché pensano che le vittime stanno soltanto da una parte”. Così, mentre il mondo resta con il fiato sospeso per questo nuovo conflitto tra Israele e Palestina, un messaggio di speranza arriva dal modello Sicilia. Per far cessare il suono delle armi e ricominciare a tessere il dialogo.