Agrigento

Crisi idrica a Canicattì, ospedale e scuole senza acqua

La crisi idrica è stata aggravata da due fattori principali: la siccità persistente e una rete idrica ormai obsoleta

di Sergio Randazzo -

La situazione idrica a Canicattì si fa sempre più critica, con alcune aree della città che ricevono acqua potabile nei rubinetti solo una volta ogni 30 giorni. Negli ultimi sette giorni, la fornitura è scesa a livelli drammatici, non arrivando neanche un litro d’acqua al secondo, tanto che perfino l’ospedale cittadino, che serve un vasto comprensorio di circa 150.000 abitanti, è rimasto a secco.

Le cause: siccità e rete idrica fatiscente

La crisi idrica è stata aggravata da due fattori principali: la siccità persistente e una rete idrica ormai obsoleta e piena di perdite. Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, ha descritto il quadro preoccupante in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “È diventata insopportabile la cronica mancanza d’acqua per la città di Canicattì,” ha scritto Corbo, sottolineando la gravità della situazione.

Siciliacque e Aica non bastano

Il sindaco ha spiegato che Canicattì riceve circa 40,5 litri d’acqua al secondo da Siciliacque, un quantitativo già insufficiente per le necessità della città. Questa fornitura dovrebbe essere integrata da Aica (Azienda idrica dei comuni agrigentini), ma un guasto alla condotta ha impedito per una settimana l’arrivo di qualsiasi fornitura aggiuntiva. “A soffrirne sono l’ospedale, il poliambulatorio, le scuole, gli esercizi commerciali e i cittadini,” ha aggiunto Corbo.

Richiesta urgente di intervento

Il sindaco ha lanciato un appello urgente alle autorità competenti per risolvere la crisi. “Questa situazione può portare a seri problemi di ordine pubblico,” ha avvertito Corbo, chiedendo che al comune vengano garantiti almeno 70 litri d’acqua al secondo per ridurre i disagi per le strutture pubbliche e i cittadini. Inoltre, ha chiesto una ripartizione equa delle risorse idriche rispetto ad altri comuni come Agrigento, Licata e Sciacca, evidenziando che Canicattì non può essere penalizzata.