Cronaca

Colpiti i patrimoni di esponenti dei clan tortoriciani

Due diversi soggetti imputati di appartenere alle consorterie denominate “clan dei Batanesi ” e “clan dei Bontempo Scavo”

di Sergio Randazzo -

C’è chi con l’agricoltura produce e fatica ogni giorno nei campi, e chi invece se ne serve per intascare fondi pubblici con mezzi tutt’altro che leciti. È questo il contesto in cui si inserisce l’ultima operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, che ha eseguito due misure patrimoniali – una di confisca e una di sequestro – nei confronti di due imprenditori ritenuti legati alle consorterie mafiose dei “Batanesi” e dei “Bontempo Scavo”.

I due uomini erano già stati condannati in secondo grado nell’ambito dell’operazione “Nebrodi”, che aveva fatto emergere un vasto sistema di truffe per ottenere indebitamente fondi europei destinati al settore agricolo. I provvedimenti colpiscono aziende, polizze e rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 60 mila euro.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la struttura criminale riusciva a ottenere contributi comunitari grazie alla produzione di documentazione falsa. Un sistema ben organizzato che ha consentito per anni di aggirare i controlli e appropriarsi di risorse destinate agli agricoltori onesti.