Attualità

Cinghiali all’assalto, il dramma degli agricoltori siciliani

Continuano gli assalti dei suini selvatici, con danni incalcolabili alle produzioni. Agricoltori che lanciano un grido di allarme

di piero messina per sicilia on demand -

Oltre la crisi per la siccità e il costo dell’energia, per gli agricoltori siciliani c’è nuova e ingiusta tassa, l’imposta del cinghiale. La presenza dei suini selvatici che distruggono campi e raccolti rappresenta un danno alla nostra agricoltura stimato in circa 200 milioni di euro all’anno tra danni diretti e indiretti. Danni che vengono rimborsati in minima parte e spesso dopo molti anni.

 

“I cinghiali giorno dopo giorno si stanno mangiando l’uva che serve per produrre il mio vino da vendere al pubblico. Hanno già fatto oltre 700 mila euro di danni negli ultimi 5 anni. Ho chiesto aiuto alle istituzioni pubbliche, ma nessuno vuole darmi una mano”. E’ la denuncia di  Francesco Calderone,  agricoltore e vitivinicoltore con una tenuta tra Marineo e Bolognetta – in provincia di Palermo. Le sue uve, coltivate all’altezza di oltre mille metri sul livello del mare, da anni sono in pericolo a causa dell’invasione dei cinghiali nella zona, che quotidianamente mangiano quello che dovrebbe diventare raccolto per la vendemmia. Non c’è angolo della Sicilia che non sia sottoposto a queste razzie. Nella tenuta di Calderone, a 1000 metri sul livello del mare, sono stati distrutti interi filari di uve pregiate. Gli animali hanno “scavalcato” anche le recinzioni elettriche che dovrebbero dissuadere dall’invasione.

Chi paga i danni? In punta di diritto si deve fare riferimento a una norma che stabilisce come la fauna selvatica sia considerata come patrimonio indisponibile dello stato.  Il problema è che sussisterebbe la possibilità di non ricevere un risarcimento congruo al danno. Ed è quello che è capitato a Calderone. Dalla Regione, nonostante i cinque anni di assalti da cinghiale, non è arrivata “nessuna risposta –ribadisce  Francesco Calderone – così come non è stata data risposta alle mie mail pec. Sono disperato, perché mi sento un cittadino che paga le tasse e abbandonato dallo Stato. I cinghiali invadono le mie vigne e mangiano e distruggono tutto quello che trovano nel loro cammino. Non posso farli cacciare io e a catturarli o abbatterli devono pensarci le istituzioni adibite. Ho diritto a un forte risarcimento e la Regione siciliana ne dovrà rispondere di fronte ai magistrati”.