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Chemioterapia sospesa,troppe richieste

Un fatto grave ha riguardato alcuni malati oncologici del Maria Paternó Arezzo che non hanno ricevuto i farmaci antiblastici: l'Asp spiega le ragioni

di valentina di rosa -

L’UFA, l’unità farmaci antiblastici del Maria Paterno Arezzo di Ragusa fa di tutto e anche oltre per garantire un servizio all’avanguardia per i malati oncologici iblei ma ciò non basta per far fronte alle tante richieste del territorio che sono in aumento. È questa la causa del disservizio che ha scosso la comunità con la sospensione delle terapie per 50 pazienti oncologici a cui è stato detto di non avere farmaci pronti per la somministrazione. Giuseppe Cappello, Direttore Sanitario dell’ASP di Ragusa, ha evidenziato che i trattamenti prevedono delle complesse procedure con tempi lunghi e che rispetto al piano di fabbisogno di organico non ci sono carenze e che del personale subentrerà a novembre per via degli ultimi pensionamenti. Dunque la causa di quanto accaduto è da ricercare nei numeri sempre maggiori di accessi alle cure. Il fatto increscioso potrebbe dunque verificarsi nuovamente.

Ed è sempre il direttore a spiegare che non si può fare di più perché è necessario garantire ambienti sterili e la giusta cura e attenzione per ogni utente.