Palermo
Casteldaccia: indagati il responsabile dell’Amap e il titolare dell’appalto
Giovanni Anselmo, al comando della Tek di San Cipirello (Palermo), aveva vinto l'appalto nella gara del 4 novembre 2022
Nell’inchiesta aperta dalla Procura di Termini Imerese sul tragico incidente in cui persero la vita cinque operai la settimana scorsa nel cantiere di Casteldaccia, sono emersi due nuovi indagati. Gaetano Rotolo, dipendente dell’Amap, azienda Acquedotto di Palermo e responsabile dei lavori sul cantiere, e Giovanni Anselmo, rappresentante legale della ditta Tek Infrastrutture srl, sono stati inseriti nell’inchiesta. Entrambi hanno ricevuto avvisi di garanzia, mentre la Squadra mobile di Palermo ha acquisito documenti relativi al caso.
Ipotesi investigativa
L’ipotesi investigativa è simile a quella già contestata al titolare della ditta Quadrifoglio Group di Partinico (Palermo), per conto della quale lavoravano quattro delle vittime, compreso il titolare Epifanio Alsazia di 71 anni, deceduto nella vasca di sollevamento e trattamento dei reflui dell’Amap. Gaetano Rotolo, in qualità di responsabile della sicurezza, il mattino del 6 maggio consegnò le chiavi ad Alsazia, autorizzando così lui e gli altri operai a entrare nella cisterna, dove purtroppo hanno perso la vita a causa delle esalazioni di idrogeno solforato prodotte dai liquami fognari. Gli operai, compreso l’interinale di Amap Giuseppe La Barbera, non erano dotati di mascherine o altri dispositivi di sicurezza.
Giovanni Anselmo, al comando della Tek di San Cipirello (Palermo), aveva vinto l’appalto nella gara del 4 novembre 2022; successivamente, la Quadrifoglio aveva ottenuto i lavori in subappalto nonostante la sconfitta iniziale.