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“Caso Bennardo”, la replica del sindaco Cassì

E' arrivata la presa di posizione del primo cittadino di Ragusa, ma non era quella auspicata dalle opposizioni

di Chiara Scucces -

All’indomani della conferenza stampa sull’empasse Bennardo al comune di Ragusa, arriva la presa di posizione del sindaco Peppe Cassì. Ma non è certo la presa di posizione che il partito democratico, che aveva indetto la conferenza stampa, e gli altri consiglieri di opposizione che hanno partecipato si aspettavano. Peppe Cassì, in sostanza, non soltanto ribadisce quello che aveva detto in aula lunedì’ scorso e ripreso sui social poi, ma non ha peli sulla lingua nei confronti di chi, leggiamo testualmente nel comunicato stampa diffuso nel pomeriggio di ieri:“Per ergersi a paladini della verità bisognerebbe quantomeno raccontarla tutta, la verità.” E spiega: “Alcune settimane fa, dopo una serie di interrogazioni sollevate dal consigliere Bennardo in merito alla gestione della Piscina comunale, la consigliera Caruso ha promosso un incontro chiarificatore tra le parti. Insolito, infatti, che un consigliere di maggioranza, come è sulla carta Bennardo, proceda a suon di interrogazioni, comunicati stampa e minaccia pubblica di coinvolgere la Corte dei Conti contro l’Amministrazione con la quale è stato eletto, anziché partecipare all’attività del gruppo a cui appartiene. Nel corso di questo incontro erano presenti, oltre al sottoscritto e ai consiglieri Bennardo e Caruso, anche l’assessore Digrandi e il capo di gabinetto Basile. Non ho assistito ai fatti ormai passati agli onori della cronaca perché ad un certo punto ho dovuto lasciare la riunione per un impegno istituzionale. I presenti mi hanno riferito di una situazione montata poco alla volta anche dopo che Bennardo aveva fatto cenno ad alcune vicende giudiziarie di Basile. Il capo di gabinetto avrebbe poi effettivamente minacciato Bennardo di prenderlo a ceffoni se avesse continuato a provocare. Parole che condanno senza se e senza ma, ancora più gravi perché affermate nelle stanze municipali e da un collaboratore del sindaco. La questione sarebbe però presto rientrata, con le scuse da parte di Basile sancite dalla stretta di mano con Bennardo, smentita dallo stesso anche se avvenuta alla presenza di testimoni. L’incontro, a ulteriore conferma delle scuse accettate, è proseguito serenamente per un’ulteriore mezz’ora, con tanto di saluti cordiali alla fine. Sono rimasto quindi sorpreso dal teatrino a cui abbiamo assistito lunedì in Consiglio, continua il sindaco se non altro perché avvenuto “a freddo”, dopo oltre un mese dai fatti. Non mi sorprende e non mi meraviglia la conferenza stampa convocata da Partito Democratico, Territorio, Generazione e Fratelli d’Italia con la presenza dello stesso Bennardo: tutti insieme appassionatamente per un teatrino politico che Ragusa non merita. Nonostante l’esito della recente campagna elettorale, sono in molti ancora a non capire che attacchi e speculazioni hanno l’effetto di cementare il gruppo e la coalizione e che i ragusani notano la differenza tra chi lavora “per” la città e chi lavora solo “contro” qualcuno, alla ricerca di un nemico da abbattere. Questa Amministrazione non è ricattabile e non è certo provando a metterle pressione che si può sperare di fare carriera politica e ottenere incarichi. Spero che entrambi i messaggi siano chiari. Adesso torniamo al lavoro”.