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Caronte & Tourist, addio collegamenti con le isole minori

Dal 30 settembre prossimo Caronte & Tourist isole minori non eserciterà più i collegamenti da e verso le isole Eolie, Egadi e Ustica ed è pertanto costretta al licenziamento collettivo di tutto il personale

di Sergio Randazzo -

Dopo i problemi dell’inizio estate con il sequestro di alcune navi, poi rimesse in mare per garantire i collegamenti con le isole minori per non provocare disservizi ai turisti, la Caronte & Tourist si trova, oggi, di fronte ad un altro problema di grossa entità. Stavolta riguarda il futuro dei dipendenti della società. “Dal 30 settembre prossimo Caronte & Tourist isole minori “non eserciterà più i collegamenti da e verso le isole Eolie, Egadi e Ustica ed è pertanto costretta al licenziamento collettivo di tutto il personale alle proprie dipendenze che vi è attualmente adibito”. Lo riporta oggi la Gazzetta del Sud citando la procedura di licenziamento collettivo avviata e comunicata, come da prassi, dalla società messinese ai sindacati. I marittimi interessati saranno in totale 71: otto comandanti, quattro primi ufficiali, tre secondi ufficiali, sette direttori di macchina, sette nostromi, 23 marinai, quattro giovani di coperta, quattro mozzi, otto operai motoristi e tre comuni di macchina. “In considerazione della situazione – si legge ancora nel documento – è indispensabile la conclusione della procedura entro i tempi strettamente previsti dalla normativa vigente”. Nel documento si ricorda la vicenda che ha visto il Tribunale di Messina sequestrare, su richiesta delle Procura della Repubblica, le tre navi traghetto Helga, Bridge e Ulysse perchè ritenute non conformi al trasporto di persone a mobilità ridotta: una tesi, questa, sempre respinta dall’armatore. Per nessuno dei lavoratori marittimi saranno previsti incentivi all’esodo. Caronte&Tourist isole minori precisa, nella comunicazione, come “la significativa riduzione dell’attività e il rilevante aggravio finanziario, derivante dalla liquidazione degli oneri relativi alla cessazione dei rapporti con il personale interessato non consentono di prevedere ulteriori oneri, rispetto a quelli previsti per legge”.