Attualità
Carenza idricaa Messina, la rabbia dei cittadini
Sta per chiudersi un 2024 avvilente dal punto di vista idrico
Sta per chiudersi un 2024 avvilente dal punto di vista idrico. Un anno che, tra lavori di ammodernamento della condotta, guasti e danni provocati da altri cantieri, ha visto i messinesi fare i conti con diversi periodi di emergenza e rubinetti a secco. Ultimo in ordine cronologico, il geyser che si è sollevato a Itala a causa della rottura della condotta provocata dai lavori per la realizzazione del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo. Una lunga serie di disagi che in questi mesi ha mandato su tutte le furie i cittadini per una situazione inammissibile al giorno d’oggi. Uno scenario che, allo stato attuale dei fatti, fa apparire come un miraggio l’obiettivo dell’erogazione h24 che Amam e Comune di Messina contano di raggiungere nel 2026. Il flusso idrico sta intanto tornando alla normalità dopo l’ennesimo weekend di passione legato alla riparazione della condotta fra Taormina e Castelmola. Interventi che hanno costretto a interrompere il flusso con inevitabili ripercussioni per le zone centro e nord della città, villaggi collinari compresi. A farne le spese sono sempre i cittadini che pagano un servizio non sempre all’altezza delle aspettative e che costringe a soluzioni alternative per poter soddisfare le esigenze e le abitudini di ognuno.