Caltanissetta

Buco da 380mila, i magistrati indagano su Ghelas e comune di Gela

Sullo sfondo, il dissesto finanziario dell’ente e l’uso delle royalties per il bilancio comunale

di finmedia -

Un buco di bilancio da almeno 380 mila euro nella Ghelas, ripianato con soldi del Comune. La Corte dei Conti accende i riflettori sulla gestione economica della società partecipata dell’Ente, notificando avvisi a ex amministratori e tecnici comunali. L’indagine riguarda tre esercizi finanziari della precedente amministrazione. All’ex sindaco, al dirigente del bilancio e alla segretaria generale dell’epoca viene contestato di aver autorizzato il trasferimento di somme dalle casse comunali alla Ghelas per coprire il buco in bilancio

I magistrati contabili avanzano l’ipotesi di responsabilità erariale. Ma l’inchiesta non si ferma qui. I giudici palermitani contestano anche l’utilizzo delle royalties petrolifere nel bilancio comunale, una prassi adottata negli anni per far quadrare i conti, ma ora messa in discussione. L’ammontare del risarcimento richiesto agli ex amministratori e agli organi tecnici si aggira intorno ai 9 milioni di euro.

Un tema, quello delle royalties, che di recente è tornato al centro del dibattito politico. All’Assemblea Regionale Siciliana è stata infatti approvata una norma che consente ai Comuni in dissesto o pre-dissesto di utilizzare una parte delle royalties per risanare il bilancio. Una decisione che sembra andare nella direzione opposta rispetto ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti, sollevando interrogativi sulla gestione di questi fondi negli anni passati.

Intanto, l’inchiesta prosegue con l’acquisizione di atti sia negli uffici della Ghelas che in quelli comunali. Non è il primo approfondimento dei magistrati contabili sulla municipalizzata: già lo scorso anno erano stati richiesti documenti e valutate eventuali responsabilità degli ex manager aziendali.

Sul fronte giudiziario, resta aperta anche un’indagine penale per la gestione delle royalties, attualmente in fase di udienza preliminare davanti al GUP del Tribunale. Tra gli indagati, anche ex sindaci, dirigenti e componenti degli organi di controllo. Un’inchiesta che si intreccia con il procedimento della Corte dei Conti e che potrebbe portare a nuovi sviluppi.