Cronaca
Bonus 110%, due misure cautelari per esponenti mafiosi
Sono accusati di associazione di tipo mafioso e, per uno dei due, di trasferimento fraudolento dei ben aggravato da finalità mafiose
Sarebbero legati al clan dei barcellonesi le due persone arrestate stamattina dai Carabinieri di Messina nell’ambito di un’inchiesta per fare luce su alcuni introiti illegali della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto. Si tratta di un 26enne e un 66enne, accusati di associazione di tipo mafioso. Uno dei due è inoltre indagato per trasferimento fraudolento di beni aggravato da finalità mafiose. Le indagini hanno rivelato un accordo con un imprenditore per sfruttare il superbonus edilizio del 110%. In cambio della protezione e del sostegno del clan, l’imprenditore avrebbe corrisposto somme di denaro ai membri dell’associazione mafiosa. Inoltre, alcuni subappalti sarebbero stati affidati a ditte riconducibili ai due arrestati, che segnalavano anche edifici su cui effettuare i lavori.
Questa operazione rappresenta la prosecuzione di un’inchiesta del 2022, che aveva già portato a misure cautelari per 86 persone. L’indagine precedente aveva documentato attività illecite del clan, tra cui estorsioni, traffico di droga, bische clandestine e prostituzione.