Attualità

Bollette idriche sotto esame, indice contro Iblea Acque

Intervento del presidente del Comitato "Cambiare Scicli" Giuseppe Implatini

di Leuccio Emmolo -

Il servizio idrico è ancora al centro delle polemiche a Scicli. In città e nelle sue quattro borgate si parla continuamente di anomalie e disservizi che tanto fanno arrabbiare gli utenti. Recentemente le critiche sono arrivare dal Partito Democratico;  ma non è il solo a lamentarsi. ‘Cambiare Scicli’ ha deciso di andare all’attacco di Iblea Acque.

Il comitato cittadino, presieduto da Giuseppe Implatini, accusa la società pubblica di “cattiva gestione”. Implatini segnala l’emissione di bollette idriche con “importi errati” da parte di Iblea Acque, la quale “non effettua- si legge in una nota di CS- le letture su numerose utenze, emettendo 4 fatture l’anno su consumi stimati e per importi superiori a quelli dovuti”.  Il comitato fa immediatamente notare che “l’ARERA, da gennaio 2017, ha stabilito una disciplina uniforme a livello nazionale per garantire più certezza nella determinazione dei consumi di acqua ai fini della fatturazione, introducendo l’obbligo di effettuare la lettura dei contatori idrici almeno 2 volte l’anno”.  C’è un aspetto della questione che Cambiare Scicli fatica a comprendere.

“Pur potendo emettere due fatture l’anno per consumi medi annui fino a 100 mc – spiega Implatini -, ne vengono emesse 4 anche per pochi metri cubi. L’emissione a più riprese comporta un aumento di lavoro e di costi gestionali per Iblea Acque, un raddoppio di spese postali e notevoli disagi per gli utenti, costretti a fare lunghe ore di fila per contestare la fatturazione errata”. Cambiare Scicli si domanda perché il “comitato di controllo di Iblea Acque non ha richiesto il rispetto delle disposizioni in materia di fatturazione e di letture periodiche?”.