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Bimbo in ospedale per overdose, 18° caso in un anno

Migliorano le condizioni di salute di un bambino di tredici mesi portato sabato all'ospedale dei Bambini di Palermo dopo che aveva ingerito sostanze presenti negli psicofarmaci

di Caterina Gurrieri -

Migliorano le condizioni del bambino di 13 mesi che sabato scorso, ma la notizia è stata resa nota solo oggi, è stato portato al pronto soccorso del nosocomio dei Bambini per aver ingerito benzodiazepine, sostanze generalmente presenti negli psicofarmaci. A rivolgersi ai medici sono stati i genitori, una coppia di romani a Palermo per lavoro, preoccupati per le condizioni del figlio. I medici in servizio hanno visitato il bambino sottoponendolo anche a una Tac che ha riscontrato una frattura cranica. I sanitari hanno contattato le forze dell’ordine e la Procura per i minorenni. L’alloggio preso in affitto dalla coppia durante la permanenza in città è stato sottoposto a perquisizione. Come accade sempre in questi casi il bambino è stato affidato al direttore sanitario dell’ospedale in attesa dell’esito degli accertamenti disposti dalla magistratura. La polizia, chiamata dai medici del pronto soccorso, ha sentito i genitori per cercare di ricostruire quanto accaduto. Durante le prime fasi dell’indagine il padre e la madre del bambino, che hanno rispettivamente 32 e 29 anni, hanno negato che il figlio avesse ingerito droga in casa. Il piccolo, ricoverato in astanteria all’ospedale dei Bambini, è in osservazione, ma sarebbe fuori pericolo. Da stabilire anche le cause della frattura al cranio riscontrata dopo la tac. Gli inquirenti stanno accertando se si tratti dell’esito di una caduta accidentale o di percosse subite dal piccolo.