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“Bentornato a casa a Biagio, il cane randagio”

A Macchitella sotto la pioggia, una cinquantina di persone hanno preso parte alla toccante cerimonia per ricordare Biagio, il cane randagio che, con la sua presenza silenziosa, è diventato simbolo di gentilezza e di rispetto per la vita

di finmedia -

Sotto la pioggia, una cinquantina di persone si è radunata nella Villetta Auriga, dove ora una statua ricorda Biagio, un randagio che per anni ha vissuto in quel parco, divenendo un simbolo di resistenza e dolcezza per tutti gli abitanti di Macchitella. Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore al randagismo Simone Morgana, per rendere omaggio al cane di quartiere amato da grandi e piccoli.

La statua è stata realizzata dallo scultore Leonardo Cumbo. Biagio, scomparso lo scorso febbraio a causa di una malattia, è stato accudito negli ultimi mesi della sua vita da un gruppo di volontarie dell’associazione Vita Randagia Onlus. Un’iniziativa nata per rendere omaggio non solo a lui, ma a tutti gli animali di strada, spesso invisibili e dimenticati. Da qui l’idea di creare un monumento è un messaggio di dignità e rispetto verso chi vive emarginato.

Le ceneri di Biagio riposano ora ai piedi della statua, in una teca protetta. Sulla targa è inciso un invito a ricordare il valore dei piccoli gesti, perché sono proprio le attenzioni più semplici, come quelle rivolte a Biagio, a fare la differenza nella vita di chi non ha voce. Biagio ha lasciato il mondo da randagio, ma per la comunità è diventato il simbolo di un’umanità ritrovata.